Psicoterapia individuale

Il percorso psicoterapeutico è una strada relativamente ancora poco conosciuta e nella cultura popolare non è ancora immaginato come risorsa prioritaria da attivare nei momenti di vita significativi che possono far emergere il disagio mentale e/o emotivo. Una persona seppur sofferente è infatti generalmente portata a pensare di dover provare a risolvere il momento di crisi da sola, con l’aiuto di amici, di persone di fiducia e della famiglia, raramente cerca immediatamente un professionista a cui rivolgersi. Si può invece incorrere cosa in un effetto di amplificazione del disagio: la sintomatologia continua a ripresentarsi a volte in maniera più importante, non trova una definizione nè una causa chiara, la persona che ne soffre sviluppa senso di incapacità e inefficacia personale e le persone di riferimento iniziano a preoccuparsi per il loro caro senza riuscire a trovare la chiave di soluzione del problema. Perchè per risolvere problemi esistenziali piuttosto che contingenti non basta la condivisione con le persone di riferimento e nemmeno mettere in atto le proprie capacità e risorse?

Perchè la formazione psicologica e terapeutica, permette di apprendere ed applicare una metodologia di consultazione professionistica, in grado di delimitare le aree di sofferenza e identificare le strategie migliori di risoluzione, che siano un semplice supporto, una psicoterapia o una terapia psichiatrica. Non sempre infatti il problema richiede il percorso impegnativo della terapia ma è bene trovare le motivazioni alla scelta più adeguata con un parere esperto.

L’abilità che costituisce il ruolo del terapeuta A? proprio il saper trovare una definizione e una direzione percorribile in grado di portare ad una riduzione significativa del senso di confusione generato dalla situazione di sofferenza psicologica, ad un miglioramento sintomatologico ed in generale ad un accrescimento del benessere soggettivo del paziente. Sono responsabilità dello psicoterapeuta il saper dirimere e rendere chiare le situazioni critiche, il saper trovare le modalità di relazione e comunicazione migliori per far emergere le tematiche più importanti e il saper applicare le tecniche per permettere al cliente di orientarsi nelle difficoltà e imparare a gestirle.

L’approccio terapeutico cognitivo comportamentale ad orientamento costruttivista, porta il clinico a indagare la storia di sviluppo personale, i modelli relazionali abituali, le influenze ambientali, il funzionamento cognitivo ed emotivo alla luce della strutturazione del senso di identità, della modalità di conoscenza del mondo e di sè stessi, il modo in cui la sintomatologia si integra in tutto questo. La modalità relazione terapeuta e cliente A? essa stessa considerata campo attivo terapeutico in grado di favorire il cambiamento, trovare strategie alternative e sperimentare sè stessi.

Oltre all’abilità personale e al grado di compatibilità personale che si possono stabilire solo nel momento del primo incontro, un aspetto importante nello scegliere il proprio terapeuta, è dato dal grado di efficacia che l’orientamento teorico a cui il terapeuta fa riferimento ha ottenuto in letteratura nel trattamento delle diverse problematiche.

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DOLCE ROSSELLA
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